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autore
brano
 
Cicerone
I doveri, II, 89
 
originale
 
[89] Ex quo genere comparationis illud est Catonis senis: a quo cum quaereretur, quid maxime in re familiari expediret, respondit: "Bene pascere"; quid secundum: "Satis bene pascere"; quid tertium: "Male pascere"; quid quartum "Arare"; et cum ille, qui quaesierat, dixisset: "Quid faenerari?", tum Cato: "Quid hominem," inquit, "occidere?" Ex quo et multis aliis intellegi debet utilitatum comparationes fieri solere recteque hoc adiunctum esse exquirendorum officiorum genus.
 
traduzione
 
89. A questo genere di raffronto appartiene quel detto di Catone il vecchio: essendogli stato chiesto che cosa giovasse massimamente al patrimonio, rispose: "Allevare bene il bestiame"; e che cosa, in secondo luogo: "Allevarlo sufficientemente bene"; e che cosa, in terzo luogo: "Allevarlo male"; che cosa, in quarto luogo: "Arare". E avendogli detto l'interrogante: "E che, del dare ad usura?" allora Catone rispose: "E che dell'uccidere un uomo?". Da questo e da molti altri esempi si deve capire che i paragoni tra le cose utili si fanno comunemente, e che opportunamente ? stato aggiunto questo quarto tipo di indagine sui doveri.
 

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